Michele Perrone
IL CACCIA ANSALDO A1
”BALILLA”
Nel francobollo emesso dalle Poste Italiane il 19 giugno 1968 per commemorare Francesco Baracca, a sinistra è riprodotto confusamente, date le ridotte dimensioni, un quadro del pittore futurista Giacomo Balla, nel quale sono stilizzati due caccia Ansaldo A1 Balilla, unico modello di caccia terrestre la cui progettazione e produzione in serie è interamente nazionale.
Va ricordato che il magnifico SVA, fratello maggiore del Balilla, è un ricognitore-bombardiere a lungo raggio.
Questo nostro “Balilla” deve competere e gareggiare con i “Nieuport”, eccellenti caccia prodotti in Francia o in Italia su licenza francese.
Francobollo commemorativo di Francesco Baracca con il quadro di Giacomo Balla
A proposito del “Balilla” voglio qui illustrare la documentazione di un atto di prodigalità dell’industria e commercio genovesi a favore dell’esercito combattente.
Cantiere Aeronautico Ansaldo di Borzoli Mare – Progetto dell’Ingegner Ravinetti
Prima di tutto vediamo dove vengono prodotti questi velivoli, cioènel Cantiere Aeronautico di Borzoli Mare, costruito nel 1916sulla basedel progetto dell’Ing. Ravinetti. L’edificio ricopre una superficie di 23.500 mq.
Foto Archivio Storico Ansaldo
Cantiere Aeronautico Ansaldo di Borzoli Mare Foto Archivio Storico Ansaldo
Cantiere Aeronautico Ansaldo, velivoli in costruzione Foto Archivio Storico Ansaldo
Cantiere Aeronautico Ansaldo, velivoli SVA ultimati Foto Archivio Storico Ansaldo
Intero postale pubblicitario dell’Ansaldo con l’elenco degli stabilimenti
Fascetta di spedizione della rivista del Touring Club Italiano del dicembre 1917, al cui retro compare la pubblicità dell’Ansaldo con elencati i propri stabilimenti.
Lettera intestata dell’Ansaldo, Cantieri Aeronautici di Borzoli Mare.
Tessera di riconoscimentodiun lavoratore dello Stabilimento Motori di AviazionediSampierdarena dell’Ansaldo.
Il prototipo dell’A1 “Balilla” ha compiuto il primo volo nel novembre 1917 sotto il collaudo di tre fra i più famosi piloti della “Caccia” italiana: il Ten. Col. Piccio, il Magg. Baracca, e il Cap. Ruffo.
Tutti entusiasti della sua velocità quasi 226 km/h; un po’ meno entusiasti della sua manovrabilità, inferiore a quella del Nieuport. Sulla base dell’esito del collaudo la direzione dei Cantieri Aeronautici dispone le modifiche necessarie ma che provocano un ritardo di qualche mese l’avvio della produzione in serie. E’ per questa ragione che l’A1 “Balilla” può operare al fronte per pochi mesi precedenti la fine della guerra, quando gli aerei avversari con i quali confrontarsi non se ne vedono quasi più.
Velivolo Ansaldo A1 “Balilla” equipaggiato da un motore SPA-6-A da 220 CV;
apertura alare m 7,68; lunghezza m 6,84; altezza m 2,53; superficie alare mq 21,2; peso a vuoto kg 640; totale kg 885; velocità massima km/h 220.
Erinnofilo riproducente l’Ansaldo A 1 “Balilla”
Invito alla cerimonia di consegna dell’aeroplano da caccia “Balilla” offerto dall’industria e commercio genovesi.
La firma sull’invito è quella dell’Ing. Giuseppe Brezzi, direttore dell’Ansaldo Aeronautica.
Negli anni 30/40 in estate a Genova si giocava una coppa Brezzi di calcio, fra squadre di sestiere e quelle di bar e società industriali.
Nell’invito non viene indicato l’anno (è il 1918) ed il giorno è indicato a penna: il 25 di agosto, una domenica. Ci sono allacciati all’invito i resti di un cordoncino dorato che forse teneva una medaglia celebrativa …chissà dov’è !
Invito simile al precedente con l’indicazione “Campo-Aviazione Bolzaneto”
Tante Lire sono raccolte, penso diverse migliaia, quante occorrono per pagare la fattura di un mirabolante aereo da caccia.
Francobollo in cui si esalta il contributo dell’aviazione alla vittoria.
In quell’anno 1917 ancora di guerra, ma prossimo alla vittoria, in una illustrazione de “il Secolo Illustrato” le Lire pesano e schiacciano gli “Unni”.
Copertina della rivista “il Secolo Illustrato” anno V n. 4 15 febbraio 1917 – Società Editoriale Italiana.
Cartolina propagandistica relativa al VI Prestito Nazionale,
disegnata da Plinio Codognato.
Lettera del 7/6/1918 dalla zona di guerra per Torino, al verso etichetta
“Tutto sia sacrificato per la Patria”. Disegnata da Attilio Mussino.
Intero postale pubblicitariodellaBanca Italiana di Sconto, finanziaria dell’Ansaldo.
Di questi aerei ne vengono costruiti 101 secondo alcuni autori, 108 secondo altri, un esiguo numero sono venduti alla Lituania, dopo la fine della guerra.
Ma quel “Balilla” genovese, quale sorte ha avuto ? Nel 1920 sotto il governo Bonomi gli aerei residuati di guerra vengono rottamati al prezzo di 30 centesimi al kg, un “Balilla” pesava a vuoto kg. 640, quindi circa £ 192 cadauno.
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Bibliografia:
– Emanuele Gazzo “I CENTO ANNI DELL‘ANSALDO 1853/1953“ Genova – MCMLIII.
– A cura di Valerio Castronovo “STORIA DELL‘ANSALDO“ Volume IV L’Ansaldo e la Grande Guerra 1915-1918 Editori Laterza – 1997. –
– Massimo Zamorani “NEL CIELO DI GENOVA DUE SECOLI DI VOLI” Camera di Commercio di Genova – Editrice Culturale Internazionale Genova – 1986.
– Maurizio Lamponi “AEROPLANI AVIATORI AEROPORTI DI LIGURIA” Nuova Editrice Genovese 1993.